Bologna Fiere 19 ottobre
Seminario Giornalisti Emilia-Romagna
Seminario organizzato da Giorgio Osti e Andrea Cirelli in collaborazione con Fondazione Ordine Giornalisti Emilia-Romagna
Interventi di
Francesco Barbieri, Banca Popolare Etica Bologna
Andrea Cirelli, Coordinatore scientifico accadueo Bologna Fiere
Alessandra Furlani, Giornalista, responsabile comunicazione Consorzio della Bonifica Renana
Sergio Gessi, Giornalista, direttore responsabile del quotidiano online indipendente FerraraItalia
Alberto Mazzotti, Giornalista, responsabile ufficio stampa di Romagna Acque-Società delle Fonti Spa
Giorgio Osti, Docente di Sociologia dell’Ambiente, Dip. Scienze e Politiche Sociali Università di Trieste
Renzo Valloni, Direttore Centro Acque – eu.watercenter Università di Parma
Presentazione del seminario
Analizzare con gli strumenti delle scienze sociali e della comunicazione alcuni casi in cui il valore simbolico e materiale del bene acqua viene veicolato con una varietà di strumenti, da quelli eminentemente formativi e informativi a quelli legati alle pratiche di partecipazione attiva di utenti e fornitori. Se i primi riguardano iniziative più classiche come campagne pubblicitarie e corsi di educazione ambientale, i secondi sono più rari e riguardano giochi di simulazione, costruzione di dibattiti pubblici, ricerche azione, proposte di azionariato diffuso. In Italia vi sono molti centri culturali focalizzati sul valore dell’acqua che si sono attivati sul primo tipo di azione. Il seminario intende scovare e commentare soprattutto eventuali casi del secondo tipo e valutare come si integrano con gli aspetti eminentemente comunicativi.
Sintesi di alcuni interventi
Francesco Barbieri – In sostituzione di Simone Siliani, direttore di Fondazione Finanza Etica – Gruppo Banca Popolare Etica ha trattato il tema “Comunicare il valore dell’acqua attraverso la finanza etica” e illustrato esperienze di finanziamento delle municipalizzate del servizio idrico integrato e posizioni di azionariato critico in ACEA.
Il Gruppo Banca Popolare Etica, attraverso le sue diverse articolazioni si muove con l’obiettivo di valorizzare l’acqua come bene comune, sul quale i soggetti pubblici competenti devono investire risorse importanti per tutelarne quantità e qualità, evitando ogni speculazione di carattere finanziario ed economico.
Banca Etica fornisce servizi creditizi ad alcune società di gestione del servizio idrico, con forma societaria privata, Spa o Srl, completamente partecipate da Enti pubblici territoriali. Si tratta di società di dimensione medio piccola che presentano bilanci in attivo e con un forte radicamento nel territorio. A queste società sono stati accordati importi per un totale di € 15.122.000 nella forma di mutui chirografari e conto anticipi.
Fondazione Finanza Etica ha avviato nel 2017 un’esperienza di azionariato critico nei confronti di Acea SpA. Seguendo una metodologia consolidata la Fondazione si attiva in stretto rapporto con le realtà della società civile impegnate nell’ambito della tutela e promozione dei beni comuni (es. Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua).
Etica Sgr S.p.A., società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Etica, dal 2003 promuove investimenti finanziari in titoli di emittenti che si distinguono per l’attenzione alle conseguenze sociali e ambientali dei loro comportamenti. Inoltre, in coerenza con il perseguimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare gli obiettivi 13 (cambiamento climatico) e 6 (gestione della risorsa idrica), supporta le aziende che investono su questi temi comprese le multiutility.
Giorgio Osti – La presentazione, posta all’interno del filone della comunicazione ambientale, mira a mettere in luce come l’informazione sulla crisi ambientale sia inseribile in una più ampia griglia di analisi. Da un lato si considera il carattere biunivoco del flusso informativo (qui verrà usata la categoria di reciprocità piuttosto che quella più formale di feed back) e dall’altro il suo aspetto per così dire ‘materiale’ ossia le informazioni vengono plasmate dal mezzo (cosa nota), dal contesto nel quale vengono prodotte e recepite dal grado di coinvolgimento materiale ed emotivo sull’argomento da parte dei comunicanti. Il valore dell’acqua aumenta se nella comunicazione si sviluppano tutti questi aspetti.
Renzo Valloni – L’azione di comunicazione che può svolgere un Centro tematico sull’acqua, come il Centro Acque – eu.watercenter dell’Università di Parma, si svolge nell’ambito della cosiddetta “Terza Missione” degli Atenei. L’esperienza ne mostra alcuni limiti in quanto si generano dei flussi informativi sostanzialmente unidirezionali e solo in parte si trasferiscono informazioni di sicuro impatto sul pubblico vasto.
A fronte della drammaticità della crisi ambientale e alla necessità di una piena indipendenza della comunicazione ambientale occorre imboccare nuove strade. In primo luogo:
– fare in modo che l’Università, diventi una vera comunità di docenti e studenti in cui l’Alma mater esercita una Institutional leadership per condividere le proprie concrete scelte di trasformazione verso la sostenibilità e le pratiche di nuovi stili di vita;
– superare la dimensione della semplice comunicazione educante promuovendo partecipazioni attive nel contesto territoriale in cui opera. Le progettualità coinvolgenti della Hands-on Citizen Science sono oggi solidamente codificate e garantiscono l’instaurazione di rapporti biunivoci solitamente sfruttando il contesto e i mezzi di Internet.
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