L’agricoltura del futuro secondo il CER
23.02.2018 – Gioele Chiari presenta i fattori di successo dell’agricoltura odierna
Agricoltura di precisione, servizi irrigui, assistenza tecnica, rispetto dell’ambiente, innovazione, trasferimento dell’informazione, formazione. Questa la ricetta per un’agricoltura competitiva e sostenibile che Gioele Chiari, ricercatore del Consorzio Canale Emiliano Romagnolo (CER), ha presentato nella sua lezione del 23 febbraio 2018 nell’ambito del Corso di Perfezionamento sui Cambiamenti Climatici.
Agricoltura di precisione significa applicare il giusto trattamento, nel posto giusto e al momento giusto! L’innovazione e il supporto delle più moderne tecnologie consentiranno di coniugare produttività e rispetto dell’ambiente e creeranno un vantaggio competitivo. Questo è particolarmente vero per l’irrigazione.
In uno scenario globale caratterizzato da temperature altalenanti che causano periodi particolarmente siccitosi, l’utilizzo oculato di acqua non rappresenta solo un comportamento responsabile in un’ottica di diffusa sostenibilità ambientale ma rappresenta anche un risparmio di denaro per l’imprenditore agricolo che ne fa un uso costante.
A questo fine il CER offre un servizio gratuito, noto come IRRINET, in grado di fornire tutte le informazioni per un utilizzo della risorsa idrica più scrupoloso ed efficiente, al fine di garantire un consistente risparmio d’acqua e migliorare la produttività delle colture. Per scaricare gratuitamente l’APP, oggi denominata IrriframeVoice ANBI, visita il sito: https://www.irriframe.it/Irriframe.
La divulgazione attraverso l’assistenza tecnica e un altro requisito necessario per un’agricoltura di successo. In Emilia Romagna quasi trent’anni fa sono stati emanati i primi disciplinari di produzione integrata con importanti obiettivi economici ed ambientali, che hanno contribuito all’aumento dei fattori di produzione e alla diminuzione dell’inquinamento. La regione ha creato una rete di assistenza tecnica con coordinamenti provinciali per la diffusione dei disciplinari e delle buone pratiche agricole.
La formazione del personale agricolo, ovvero la capacità dell’agricoltore di saper leggere determinati strumenti e saperne interpretare i dati forniti, è un altro aspetto cardine che comporta crescita del livello medio di conoscenza.
L’esigenza di formazione va a braccetto con quella della circolazione dell’informazione che, se da un lato potrebbe trarre vantaggio dall’esplosione della rete, si scontra con il problema dell’età media molto avanzata degli agricoltori, un fattore limitante all’utilizzo delle nuove tecnologie di informazione e comunicazione.
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